last edited in April 2007    


 

This important double CD box edition is the ultimate collection of the vocal compositions by one of the leading figures of Italian contemporary and aleatory music. The first piece 'ROT 'is the complete version of the piece originally written in 1973, as the vocal parts have been added in July 2004 for its 2nd performance ever, held in Rome during the celebration of the "Guaccero'year". It is therefore different from the piece presented on the LP, which is pure electronics and percussion stripped by any vocal part. The 2 CDs contains many extraordinary works, the majority of which has never been released before: a unique occasion to hear the lost voice of one of the most important musicians of the Italian avant garde scene of the 60s-70s.


GENRE: early electronic music, avantgarde improvised music
FORMAT: 12" 33rpm black vinyl LP, custom labels
DESCRIPTION: gatefold wallet silver cover with silver foil design, diecut letters, custom inner sleeve and a 4-page booklet in English and Italian.
COPIES: 300 total  

:: reviews 

 

 

 

Mario Biserni , Sands-zine, June 2004

L’anno scorso è caduto il ventennio della scomparsa di Domenico Guaccero - fra gli iniziatori di Nuova Consonanza e fondatore di Musica Ex Machina, due ensemble fondamentali della sperimentazione italiana, oltreché fra i più interessanti precursori dell'improvvisazione elettronica/elettroacustica - e più che appropriate appaiono quindi queste due edizioni complementari date puntualmente alle stampe da Die Schachtel. Il punto fermo di entrambi i dischi è rappresentato dalle musiche per il balletto “Rot” commissionato a Guaccero dal Teatro dell’Opera di Roma e andato in scena nei primi anni Settanta. L’esecuzione originale prevedeva la presenza di tre voci ‘vive’ sul palco mentre il resto delle musiche – suonate da Elettronica Viva (Michiko Hirayama, Walter Branchi e Alvin Curran) e da un ensemble di percussioni – era impressa su nastro magnetico. Il primo lato del vinile contiene questa sezione su nastro delle musiche di “Rot”, recuperata dagli archivi dell’artista, e si distingue per una modernità sorprendente. Nei cinque quadri che aprono il primo CD le stesse musiche appaiono in versione, per così dire, restaurata, cioè con l’aggiunta delle tre voci ‘vive’ registrate nel 2004 che rendono possibile l’idea di quella che doveva essere l’azione sonora nel suo complesso. Il secondo lato del vinile contiene invece una composizione più recente, per 8 pianoforti preparati e registrati, realizzata per una coreografia di Elena Gonzalez Correa andata in scena nel 1981. Anche CMPSZN 2 si distingue per una modernità impensata. Il resto dei due compact, come da titolo, presenta una serie di composizioni vocali composte fra il 1951 e il 1983, ma la cui registrazione è avvenuta in un lasso di tempo più ristretto, e in buona parte postumo, che va dal 1981 di Cardia e Casa dell’armonia al 1992 di Tre Invenzioni. Questa parte è sicuramente meno moderna, data l’ascendenza nell’opera lirica (la voce è spesso una soprano), e magari non tutto il doppio CD si mantiene sullo stesso livello di qualità, ma rimane pur sempre interessante sia per le soluzioni armoniche sia per il montaggio dei testi (sovente basato su tecniche di taglia e cuci). Molto accurate, come di prassi quando si tratta di Die Schachtel, le edizioni, con abbondanza di note (nel vinile c’è una breve introduzione alla figura dell’autore fatta da Alvin Curran, che inizia così: Guaccero like Martin Luther King had a ‘dream’…). La presenza di Curran ci porta a riflettere sull’importanza di questo musicista che proprio nel 2004, attraverso una grande ristampa e due ottime nuove uscite, ha riproposto la sua presenza nel novero degli sperimentatori sonori come fatto tutt’altro che archiviato.
“Rot” e “Da Cantare” confermano l’intelligenza e la passione che animano i gestori dell’etichetta milanese e che fanno della stessa uno splendido biglietto da visita in grado di presentare l’alta qualità della tradizione sperimentale italiana nel mondo. Le parole contenute in una news-letter del rivenditore statunitense Mimaroglu Music Sales calzano a pennello: …my favorite record label of the past 10 years, Die Schachtel. amazingly high-spec, limited run gallery-editions of early electronic music, modern composition and outsider sound-craft from italian composers Enore Zaffiri, Franca Sacchi, Domenico Guaccero, and (one of my favorite recordings of 2004) Luciano Cilio, plus a jaw-dropping reissue of an early sound-installation by Christina Kubisch. C’è da vergognarsi solo al pensiero della tiepida accoglienza ottenuta dalla DieSchachtel nel nostro ‘bel paese’: perle ai porci.

Francesca Odilia Bellino, All about Jazz

Ad undici anni dalla scomparsa di Domenico Guaccero (1927-1984), uno dei compositori e degli sperimentatori piu' importanti della musica italiana del dopoguerra, l'etichetta milanese Die Schachtel da' alle stampe due importantissimi CD interamenti dedicati alle opere vocali del compositore pugliese. Tra i promotori/fondatori di Nuova Consonanza, di Musica Ex Machina, del Centro per la Musica Sperimentale e del Centro per la Musica Elettronica dell'Accademia Filarmonica di Roma, nonche', insieme a Egisto Macchi dell'Istituto per la Voce, per Guaccero "la vocalita' ? la produzione di lavori per voce, ma anche la riflessione attorno allo strumento-voce nelle sue molteplici epifanie e la ricerca di nuovi modi e di nuovi spazi del fare musica con la voce ? e' stata senza dubbio campo di gravitazione permanente" [Daniela Tortora, note di copertina]. I due CD Da cantare contengono tutte le composizioni piu' strettamente connesse al canto: nel primo sono state riprodotte tutte le opere per coro e Rot, opera per teatro musicale; nel secondo, le principali opere per voce solista. Tutte le incisioni, escluso Rot, sono esecuzioni dal vivo presentate nei festival di Nuova Consonanza (1981, 1983, 1984) e del festival Domenco Guaccero di Paolo del Colle (1987). Questo conferisce maggior pregio ad una pubblicazione gia' di per se' estremamente preziosa. Apre il primo CD l'azione coreografica di teatro musicale Rot (=Rosso), commissionata dal Teatro dell'Opera di Roma, ideata da Guaccero insieme al coreografo e ballerino Amedeo Amodio. Quest'opera fu rappresentata con la direzione di Gianluigi Gelmetti e ando' in scena nel 1973 (data a cui risalgono parte delle voci registrate nella presente edizione). L'esecuzione originale includeva tre voci vive sul palco con le musiche a cura di Elettronica Viva (Michiko Hirayama, Walter Branchi e Alvin Curran) registrate su nastro magnetico. Il senso drammaturgico dell'azione, rimasto negli anni integro e cristallino ? che fondeva le tre vocalita' (soprano, voce folk, baritono) a voce femminile sperimentale a sei percussionisti (con diversi strumenti non convenzionali) ? e' intensificato dall'elemento elettronico, che si inserisce in una partitura e un'ambientazione dal carattere quasi enigmatico. I cinque quadri di quest'azione sono stati presentati in una versione "restaurata", vale a dire con l'aggiunta delle tre voci vive registrate nel 2004. Kardia (1976), per otto voci miste, appartiene ad un vasto ciclo concepito da Guaccero negli anni Settanta intitolato Descrizione del corpo. Casa dell'armonia (1981) e Il sole e l'altre stelle (1984), entrambi nati in collaborazione con il coro ?Aureliano?, fanno parte dell'ultima stagione compositiva di Guaccero. I due pezzi sono caratterizzati da una comune riflessione sugli aspetti "corali" di un ensemble di voci. Nel primo pezzo, l'attenzione e' rivolta al dicibile (con ampi riflessi sul non-detto...), mentre nel secondo pezzo, la riflessione verte sulla possibilita' da parte di un insieme di voci di costruire uno spazio reale e/o "dissolto" (traiettorie, perimetro, luogo per la sortita) fruibile anche dal pubblico. Il secondo CD presenta una serie di opere vocali composte tra il 1951 e il 1983, la cui registrazione e' tuttavia stata realizzata in buona parte postuma. Cinque canti da Tasso (1980), Un Hombre (1983)e Tre liriche di Montale (1951) sono tre brevi composizioni per voce soprano e pianoforte (o pianoforte preparato). La poetica di questi pezzi e' fortemente legata alla parola poetica. Forse, questa e' la parte che in maggior misura subisce il peso di una ricerca inquieta di una "lirica" che risulta, a tratti, eccessivamente parossistica. Glossa e Da cantare (entrambe del 1970) sono composizioni dedicate alle voci sole: la prima e' un montaggio di testi di Guaccero e Sonia Sanchez recitata da Jean Logue; la seconda, per baritono solo, sono testi in dialetto greco-pugliese e di Massimo Sani recitati da Giancarlo Montanaro. Chiude Tre melodie (1959), pezzo dove la scrittura gioca un ruolo di primaria importanza e dove la voce, nelle prime elaborazioni sperimentali di Guaccero, assume intonazioni incerte e parlate, giudiziosamente d'avanguardia. Da cantare rappresenta perfettamente l'unicita' e l'eccezionalita' del percorso di Guaccero. Qui si entra nello "spaccato" delle opere vocali, uno squarcio di grande interesse per la sua eterogeneita' e freschezza.