Mimaroglu
the first “affordable” entry into die schachtel’s “art series” - a series of subdued metal-resonance studies performed by russian artist yuri kalendarev on his “sound plates” - “ten resonating bronze sculptures forged with hammer and fire” ... completely mysterious, fits right in with the grand canon of audible art from the brothers baschet through robert rutman et.al. typically lavish item to boot; two screenprinted sheets of thick cardboard book-bound together, with a third glued to the second holding the disc in place; fine-art (read: black and white) shot of kalendarev’s sculpture glued to the first with a mission-statement inside. highly recommended.
Spiritual Archives
Yuri Kalendarev is a sculptor/sound artist who employed, during his research itinerary, various media and different concrete materials like granite and metals, in order to create a convergence between sculpture and sound. This CD permits to the listener to know these effects. Kalendarev uses here ten bronze plates and, resounding them, he creates an unique vibrating atmosphere. Sculptures for your ears..
Sound&Silence
Se il nome non inganna l’artista in questione è russo e, se il titolo del disco è altrettanto foriero di verità, è specializzato in sculture sonore. Le note di copertina confermano le impressioni, precisando che quelle utilizzate nella realizzazione di questo disco sono sculture bronzee (in numero di 10) foggiate con martello e fuoco, ma allargano la prospettiva addebitandogli anche il disegno riprodotto nel frontespizio. Di artista multimediale quindi si tratta. A sonorità più basse, dilatate ed oscure, tipo dark ambient del più criptico, si sovrappongono risonanze più metalliche, tipo gong, ma le tre piste si distinguono l'una dall'altra per accorgimenti particolari e per struttura. Dream, ad esempio, è attraversata da alcuni sfregamenti acidi e stridenti che si contrappongono alla delicatezza dell’insieme mentre Kursk I è basata sul progressivo smorzarsi della tempesta sonora creata dal parossismo iniziale. Kursk II, circa 2 terzi dell’intera durata, è logicamente la pista più articolata e, nell’insieme di una classica struttura crescendo – apogeo – diminuendo, prevede numerosi piccoli particolari, variazioni e/o ‘abbellimenti’. Senza alcun dubbio un ottimo disco. È ovvio che se avessi assistito all’installazione presentata nella seconda metà di Marzo dalla stessa Die Schachtel, e facente perno sugli stessi bronzi utilizzati in “Sound Sculptures”, avrei assaporato la bontà di queste registrazioni in maniera più completa, ma la mia (nostra) pigrizia e/o scarsa disponibilità di tempo non può essere certo imputata all’artista od ai discografici. Ottime la registrazione e la resa sonora e bellissima la confezione, numerata e limitata a 300 copie, nel formato 14,5 x 16,5 cm e in cartone di grosso spessore.